Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge, nel rispetto della qualità della vita dei malati, intende garantire le pari opportunità ed attuare una migliore mobilità nel territorio in favore dei malati cronici.
      Sono da considerare malati cronici: i broncopatici, i non vedenti, i dializzati, i soggetti affetti dalla sindrome di Down, i cittadini con malformazioni fisiche, gli incontinenti urinari e fecali medio-gravi, i pluritrapiantati, gli stomizzati e coloro che soffrono di insufficienza vascolare periferica.
      I malati cronici sono persone che, per problematiche di varia natura, perdono parte delle loro funzioni vitali; pertanto, ai fini di una migliore mobilità, necessitano di maggiore attenzione, sia in ambito urbano che extraurbano.
      Le città, per differenti motivazioni, sono diventate delle vere e proprie giungle ed al loro interno esistono innumerevoli barriere architettoniche per i malati cronici, quali ad esempio la difficoltà di sosta dei veicoli e la carenza di bagni pubblici.
      Oggigiorno, le persone con ridotte o impedite capacità motorie, ai sensi dell'articolo 381 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 495 del 1992, dell'articolo 28 della legge n. 104 del 1992 e dell'articolo 12 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1996, previa autorizzazione, giustamente ottengono il contrassegno (H) speciale per la sosta dei veicoli in aree riservate ed in zone normalmente vietate (circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 1030 del

 

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1983). Ai malati cronici, tuttavia, erroneamente e gravemente, non vengono riconosciuti tali diritti: si comprende pertanto la necessità di rimediare a questa ingiustizia sociale che mortifica la loro qualità di vita. In virtù di quanto sinteticamente esposto, si vuole stimolare l'adozione del citato contrassegno speciale.
      Premesso che non esistono unicamente soggetti con disabilità motorie, è opportuno rammentare, inoltre, che ulteriori aspetti di giustizia ed equità sociale sono spesso sollevati dalle associazioni che tutelano tali soggetti. Tali associazioni giustamente rivendicano il diritto al contrassegno per la sosta dei veicoli dei portatori di handicap motori, previsto dalla normativa vigente, recante il simbolo dell'«uomo seduto in carrozzella». Di contro, gli stessi malati cronici, tuttavia, non s'identificano con il logo dell'uomo seduto in carrozzella (simbolo internazionale della disabilità motoria). Da tali considerazioni scaturisce la presente proposta di legge.
 

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